Ai microfoni di Club Napoli All News interviene Antonio Iannone, ex arbitro, a margine della partita contro la Juve, ma anche per commentare l’elezione di Alfredo Trentalange come designatore Aia: “L’obiettivo affinché l’intero movimento calcio acquisisca credibilità, dipenda proprio dalla chiarezza, dalla trasparenza. Poi, che ci sarà l’arbitro che prenderà una decisione opinabile, ci sarà sempre: per fortuna, la tecnologia aiuta, e non poco, e si è visto proprio sabato pomeriggio grazie all’intervento di Doveri, quanto quella ‘manata’ di Chiellini andasse ad inficiare l’azione del Napoli. Questo non significa che l’arbitro non sbaglierà più, ma l’importante è comunicare, e l’importante è essere credibili. Talvolta, la non comunicazione, crea tanti disagi.
La trasparenza è la parola d’ordine della nuova presidenza di Alfredo Trentalange: saranno pubblicate le votazioni e le valutazioni, ma soprattutto agli arbitri sarà concesso di parlare. Non saranno più ingabbiati in retaggi che non hanno più condizione di esistere. E’ stata una sfida importante tra Trentalange e Nicchi: il primo è riuscito a convincere la stragrande maggioranza degli elettori a farsi eleggere. Il lavoro che ora gli spetta non è facile, anche perché il tempo a loro disposizione non è quattro anni, perché il nuovo mandato è di tre anni e mezzo, visto che corrisponde con l’elezione del comitato olimpico, che sono state rimandate per le disposizioni covid.
I passaggi di consegna sono legati a tempi tecnici, però la sua squadra già sa quello che deve fare: ogni singolo componente già si sta attivando affinché i rispettivi compiti possano avere una immediata attuazione. All’atto delle ufficializzazioni, la nuova presidenza sarà già in funzione, anche nella stagione in corso, che ora sta volgendo verso la parte più importante: i campionati di A, B e C si fanno sempre più tesi e la posta in palio è più importante visto lo scorrere del calendario. Le commissioni sono ben rodate da Rizzoli, ma c’è da attuare la programmazione della prossima stagione: tra qualche settimana siamo già a marzo, quindi si dovrà incominciare con il reclutamento dei nuovi arbitri, e con i raduni.
La storia di Gavillucci ha fatto, purtroppo, giurisprudenza: è una brutta pagina, ed è anche una perdita non solo di un bravo arbitro, ma anche di una risorsa umana, che somiglia anche con la mia situazione che ha derivato anche il mio allontanamento. Questo, nella mission di Trentalange, va’ a colmare la necessaria distanza: con un percorso che dura quindici anni, non si può interrompere improvvisamente, perché per l’Aia, ogni arbitro ed ex arbitro, è sempre una risorsa. Sul designatore, non so se rimarrà Rizzoli, ma credo che le somme si tireranno a campionato concluso: è chiaro che si faranno delle valutazioni a tutto tondo. L’esperienza internazionale di Rizzoli non sarà messa da parte, ma si troveranno tutte le soluzioni praticabili“.
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